lunedì 21 settembre 2009

il fluoro fa bene?

FLUORO E POLITICA
scritto da Dr. Maurizio Pedone
www.amicodentista.com
Saronno 16 gennaio 2008
Potrà suonare strano, ma esiste una medicina “di sinistra”, non parlo di medicine alternative, ma delle medicina sociale per eccellenza, la prevenzione.
La prevenzione delle malattie infettive con le vaccinazioni, ad esempio; la prevenzione della tubercolosi, fatta nei lontani anni 60 con dei camion che giravano l'Italia a fare schermografie a tutti.
La sinistra però, e si vede anche in questi giorni, ha una naturale propensione all'autogol.
Raccontiamone uno famoso, di questi autogol della medicina sociale.
Siamo nell'America degli anni 40, presidente è il socialista Roosevelt; masse affamate dalla crisi del 29 l'hanno rieletto già tre volte e lo rieleggeranno una quarta; l'attenzione ai problemi sociali raggiunge livelli mai visti prima.
Anche per la salute pubblica si vuole fare qualcosa; si istituisce il Public Healt Service, con l'obiettivo che, questo, diventi, presto, un servizio sanitario pubblico come quello presente oggi in Italia, considerato dagli americani, non ridete, il secondo migliore al mondo.
Dal 1933, un gruppo fra dentisti e biochimici, fa intendere che, aggiungendo del fluoro all'acqua potabile, si diminuirebbe, e di molto, l'incidenza della carie.
Quale splendida occasione per fare della medicina preventiva a basso costo! Tanto più, che il fluoro da aggiungere alle acque, costerebbe pochissimo, visto che, la Alcoa, che, pressoché in monopolio, produce alluminio, di fluoro, come scarto di lavorazione, ne produce in quantità tale da fluorurare America e Canada.
Molti medici, però, non sono affatto d'accordo; nel 1944, il Journal of American Dental Association, pubblica un articolo, in cui, a carico del fluoro, si ravvisa il rischio che lo stesso induca osteoporosi, problemi alla tiroide ed alterazioni della colonna vertebrale, mentre, se ne contesta l'efficacia nel ridurre le carie.
Che fare? Come avere la certezza di fare la cosa giusta? Una medicina socialista, o sociale che sia, richiede un esperimento su scala sociale.
Nel 1945, ci si decise a fare uno studio serio che dimostrasse l'azione benefica del fluoro, verificandone, nel contempo, la tossicità; si prese un'intera cittadina, Grand Rapids, Michigan alle cui acque fu aggiunto il fluoro mentre alla vicina e simile città di Muskegon no.
L'esperimento doveva durare, ragionevolmente, 15 anni, ma gli abitanti di Muskegon, due anni dopo, ottennero, con la forza, che anche le loro acque venissero sottoposte a fluorizzazione vanificando, così, la sperimentazione.
In pochi anni così, senza alcuna prova scientifica, il fluoro venne aggiunto all'acqua potabile di tutto il continente. Reperirlo continuava a non essere un problema dato che, nella costruzione delle bombe atomiche ( progetto Manhattan), si doveva eliminare parecchio fluoro dall'esafluoruro di uranio per costruire il combustibile atomico e, naturalmente, in gran segreto.
Anche quando, come ai giorni nostri, l'alluminio è in gran parte riciclato, e di bombe atomiche si è sospesa la costruzione, di fluoro da immettere nell'acqua e nei dentifrici non vi è carenza, traendolo, ancora una volta, a bassissimo costo, dagli scarti di lavorazione, questa volta dai fertilizzanti.
Ci si potrebbe chiedere, però, che fine faceva, questo fluoro, prima di venire immesso nell'organismo dei cittadini? La risposta, sorprendente, è che veniva smaltito come rifiuto tossico di prima classe, cioè di massima pericolosità.
Nel 1939, quando cominciò questa storia, lo smaltimento dei rifiuti di lavorazione dell'alluminio contenenti fluoro, costava 36 centesimi di dollaro al chilogrammo; la quantità dei rifiuti smaltiti annualmente era di circa 150000 tonnellate. Una spesa, quindi, nel 1939, di ben 54 milioni di dollari annui; tutti soldi risparmiati buttandolo negli acquedotti e nei dentifrici.
Una curiosa coincidenza per terminare: i ricercatori che avviarono gli studi sul fluoro lavoravano per un istituto di ricerca di proprietà della stessa famiglia proprietaria della Alcoa, quella dell'alluminio.
Che idea ve ne siete fatti?

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